La bimba è Giovanna Marturano, partigiana. L’impianto dell’intervista e l’inserimento di materiale di repertorio che si riferisce agli incontri di Giovanna con gli studenti sembrano proporci un personaggio; ma poi, e questo è il grande merito del documentario, emerge prepotentemente la persona: lei, la nonna che è ancora giovane dentro, a forza di voglia di vita, di passione, di lotta.
La “bimba” non si rifugia nel suo passato, ma lo vive nel presente e lo testimonia per il futuro. Non dà lezioni, non dice: fate così. Dice: io ho fatto, faccio e farò così.
Giovanna Marturano è una piccola donna di 101 anni, con la gioia di vivere di una bambina. Nelle sue parole risuonano le vicende del ‘900 italiano, quelle di una donna e di una famiglia comune, come la definisce lei, ma che comune non è. La sua è la storia di coloro che per un secolo hanno lottato contro il totalitarismo fascista e per una giustizia sociale.
Giovanna sa raccontare e le piace farlo, attraverso i libri, gli incontri e gli interventi politici, davanti ad una videocamera. Lo fa con la lucidità di chi conosce il senso vero delle cose, ma soprattutto lo fa con ironia e schiettezza.
I racconti di Giovanna sono illustrati da disegni ed animazioni realizzati da Maurizio Ribichini, in collaborazione con Salvo Santonocito e Adriano Mestichella. Le parole di Giovanna prendono forma attraverso il disegno e ci conducono in una nuova dimensione, dove ricordo personale e storia si fondono e confondono. “Bimba col pugno chiuso” è prodotto da 441 persone e realtà associative, sparse in tutta Italia e non solo, che hanno scelto di sostenere la sua realizzazione, attraverso la campagna di crowdfunding lanciata sul portale www.produzionidalbasso.com, il documentario ha poi ricevuto il contributo della Provincia di Roma.
La struttura originaria del cinema risale agli anni ‘50. Nel 1968 diviene Piccolo Teatro. Negli anni ’80 diventa un cine- teatro comunale e acquisisce prestigio e rinomanza ospitando artisti e musicisti di fama internazionale. In seguito all’abbandono della gestione comunale la struttura s’è avviata lentamente al degrado. Nel 2003 l’immobile, grazie ad un intervento lungimirante del Comune che ne acquisisce la proprietà, viene ristrutturato e affidata la gestione alla cooperativa Kama. Spazi: L’antica corte interna è stata recuperata per ospitare manifestazioni culturali estive. Adibita anche a teatro, la Sala partecipa all’iniziativa Sale D’essai e al progetto Schermi di Qualità. Dal 2013 è stata digitalizzata grazie al supporto del finanziamento regionale e predisposta per eventi live via satellite con OPEN-SKY.
Intero €5.50
Ridotto €4.50