Di lotta si vive è un documentario di Claudio Di Mambro Luca Mandrile Umberto Migliaccio prodotto da Todomodo
Giovanna, Agostino e Tina hanno incominciato a lottare da giovanissimi sotto la dittatura fascista,continuando durante la Resistenza e proseguendo nelle tante battaglie sociali e politiche del dopoguerra, giorno dopo giorno, fino ad oggi. Di lotta si vive, nonostante tutto.
Mattonelle come quella di una volta, muri di cui si riesce a fatica a scorgere il colore, coperti come sono di quadri e vecchie fotografie; visi rugosi e segnati dal tempo, occhiali spessi che aiutano occhi oramai stanchi. “Di lotta si vive” è un documentario sulla voglia di lottare, sui ricordi e sulle speranze, ma è altro ancora. È anche un’immagine splendida della vecchiaia.
Ci sono poi i racconti, le parole che come un tamburo picchiano sulla nostra coscienza. Agostino Medellina, Tina Costa e Giovanna Marturano partono con un tono pacato, che pian piano acquista vigore. È passata quasi una vita – la loro – ma ci fu un tempo in cui il giorno fece una conoscenza ignobile: i rastrellamenti. Quelle battaglie sono cessate, la libertà di oggi ha un aspetto più affabile, seppure non si possa dire abbia ceduto al corteggiamento di chi l’ha inseguita con ostinata continuità…
Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio appongono la firma su un documentario al quale potrebbero essere attribuiti molti aggettivi: necessario, quello che più si avvicina a riassumerli tutti. Lavori che dovrebbero esser mostrati in ogni scuola, in sostituzione di una lezione di storia del nostro paese, perché se è vero che a breve saranno le immagini e le nostre parole i depositari della memoria, è bene che questa memoria si allarghi e contagi come la più inarrestabile delle affezioni.
La struttura originaria del cinema risale agli anni ‘50. Nel 1968 diviene Piccolo Teatro. Negli anni ’80 diventa un cine- teatro comunale e acquisisce prestigio e rinomanza ospitando artisti e musicisti di fama internazionale. In seguito all’abbandono della gestione comunale la struttura s’è avviata lentamente al degrado. Nel 2003 l’immobile, grazie ad un intervento lungimirante del Comune che ne acquisisce la proprietà, viene ristrutturato e affidata la gestione alla cooperativa Kama. Spazi: L’antica corte interna è stata recuperata per ospitare manifestazioni culturali estive. Adibita anche a teatro, la Sala partecipa all’iniziativa Sale D’essai e al progetto Schermi di Qualità. Dal 2013 è stata digitalizzata grazie al supporto del finanziamento regionale e predisposta per eventi live via satellite con OPEN-SKY.
Intero €5.50
Ridotto €4.50