Ho sempre personalmente diffidato dei registi che non si misurano con le regole del Genere.
Il Genere è la casa di vacanze in cui lo spettatore trova conforto e ristoro (anche quando il genere è
particolarmente “inospitale” come l’horror).
È lì dove la carta da parati ha i medesimi disegni verticali e sempre lo stesso colore (argento e bianco per la fantascienza, ocra e marrone per il melodramma…), la provvista è piena del cibo desiderato, le poltrone sono comode e confortevoli.
L’Autore lì s’introduce e si diverte a spostare gli oggetti, a modificare l’intensità delle
luci. Sempre però all’interno di quello spazio, nel contesto rassicurante e protettivo del Genere.
Lavorare dentro quella struttura, in quell’apparato di segni e codici riconoscibili,
significa lavorare all’interno del nostro immaginario collettivo, contribuendo in qualche maniera alla sua elaborazione.
Modificare la percezione che lo spettatore ha del reale (nello stratificato accumulo di film western, noir, commedie, musical che
ognuno di noi giustappone nel corso della propria esistenza), equivale a intervenire lì dove il reale trova vivida
rappresentazione. La solita vecchia storia può essere raccontata ancora, emergere dettagli trascurati, modificando il tono del racconto, dando spazio a personaggi prima marginali, contravvenendo alla linearità orizzontale
della storia, ricollocando i personaggi in spazi e luoghi altri, arrivando in qualche
maniera a ribaltarne il senso originale. Giocando in maniera spiazzante e audace con le aspettative dello spettatore.
Aprendo questioni insolute. È Melancholia ancora un film di fantascienza?
Quanti generi contiene Cloud Atlas? E Django Unchained è rilettura politica della storia americana o frullato
digeribilissimo di cinefilia compressa?
È più “contemporaneo” il Solaris di Tarkovskij o quello di Soderbergh?
E quanto tutti questi film di Genere sono il loro Autore?
Angelo Ceglie
Luigi Abiusi, Angelo Amoroso d'Aragona, Vito Attolini,
Christian Caliandro, Massimo Causo, Carlo Gentile,
Marco Giusti, Manlio Gomarasca, Antonella Lattanzi,
Francesco Monteleone, Aberto Pezzotta,
Giulio Sangiorgio, Gianni Scarafile, Giancarlo Visitilli.