Cinema: chiuso per ferie?
Con l’approssimarsi della stagione estiva questa è la domanda formulata dagli esercenti
alla distribuzione ogni anno. La domanda rimane senza risposta e così gran parte
degli esercizi sono costretti puntualmente ad abbassare le saracinesche.
In alternativa se l’esercente decide che la sala resterà aperta,
dovrà accontentarsi di ripescare tra i titoli della passata
stagione tra seconde e terze visioni. La stessa cosa non si verifica in altri paesi europei come scrive Giancarlo Castellano nella risposta al quesito di questo X numero: “Da sempre la distribuzione italiana ha considerato il periodo estivo non performante per il cinema, senza tenere da conto che negli altri paesi europei (tutti) considerano i mesi di giugno – luglio e agosto altamente remunerativi e interessanti”.
Tra l’altro, il periodo estivo ben si presta a quell’otium tutto letterario
e soprattutto cinematografico di cui potrebbe godere lo spettatore come scrive
Giovanni Scarafile per la rubrica Prospettiva Centro Studi.
Così “la inevitabile inquietudine dello spirito di cui parla Montaigne non va in vacanza come ci aspetteremmo e anzi essa continua a rivolgersi, anche indipendentemente dalla nostra volontà, a una miriadi di oggetti”. Tra film classici come Ninotchka di cui parla Vito Attolini per Incompreso, e Les rencontres d’après minuit di Yann Gonzales per Nuovi autori a cura di Luigi Abiusi, i suggerimenti per “oziare” sono tanti. Soprattutto seguendo il fitto programma de Le vacanze intelligenti che, per il IV anno consecutivo, offre al pubblico la possibilità di vedere al cinema capolavori del passato e recenti produzioni.» Point Break di kathryn bigelow usa 1991 Dal 3 luglio al 17 agosto, quaranta titoli divisi per cicli: ogni martedì Il cinema ritrovato con la possibilità di vedere capovalori recentemente restaurati; ogni mercoledì Il testimone con la produzione documentaristica recente più interessante; al giovedì Perle ai porci, un tributo ai film che furono incompresi al momento dell’uscitae poi decretaticapolavori; ogni venerdì Sound & Vision, una selezione di concerti sul grande schermo; al sabato e alla domenica D’Autore Classics. Così se sulla traccia de Le vacanze intelligenti (omonimo episodio tratto dal film Dove vai in vacanza?) vorrete seguire l’arte contemporanea, fermatevi a leggere Videoalterazioni, la rubrica di contaminazioni tra arti visive e cinema che per questo numero ospita un intervento della critica Lia De Venere. Invece sulla scia della nostalgia per un modo di vivere il cinema che non c’è più, fatto di polverosi spezzoni di pellicole, sale cinematografiche e arene ormai chiuse, e il racconto denso che fa Angelo Amoroso d’Aragona per Prospettiva Mediateca. In conclusione come sempre il racconto di Perversioni private questa volta scritto da Simona Toma con una singolare perversione privata cinematografica: quella per i titoli di coda, un omaggio ai lavoratori invisibili che fanno il cinema: “Alla fine di un film, non alzatevi se non dopo che il rullo dei titoli di coda sia completamente scorso, ve ne prego, regalate sempre un affettuoso pensiero al capo macchinista, è un po’ burbero ma lo farete felice”.
Buone vacanze di cinema.
Luigi Abiusi, Angelo Amoroso d'Aragona, Vito Attolini,
Giancarlo Castellano, Massimo Causo, Francesco Monteleone,
Giovanni Scarafile, Simona Toma,Daniela Tonti, Lia De Venere, Edoardo Winspeare.