Da giovedì 16 a mercoledì 22 aprile il Circuito D’Autore propone tre film in esclusiva regionale che, utilizzando linguaggi diversi, si sono affermati nelle maggiori kermesse cinematografiche internazionali: il capolavoro invisibile di Elio Petri “Todo Modo”, il documentario Premio Oscar 2015 “Citizenfour” e l’opera prima che è divenuta un caso all’ultima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia “Figlio di nessuno”.
In accordo con la Cineteca di Bologna, torna in versione restaurata per tutta la settimana al Cinema ABC di Bari (proiezione alle 18), “Todo Modo” capolavoro maledetto di Elio Petri. Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia “Todo Modo”, infatti, dopo la morte di Aldo Moro, divenne un serio problema politico, cosa che di fatto ne decretò la sparizione dalle sale. Un film invisibile, che rappresenta un preciso atto di accusa, tristemente profetica, sul disfacimento della classe politica, la dissoluzione dei valori portanti della società civile e la corruzione della chiesa. Come ha scritto lo stesso Sciascia “Todo modo è un film pasoliniano: nel senso che quel processo che Pasolini voleva fare, e non poté fare, alla classe dirigente DC, lo ha fatto oggi Petri. Ed è un processo che suona come un’esecuzione”.
Il Cinema Splendor, invece, presenterà per tutta la settimana, allo spettacolo delle h. 18.30, “Citizenfour” il potentissimo documentario sul caso Snowden diretto da Laura Poitras, vincitore del Premio Oscar e del BAFTA 2015 come Miglior Documentario, oltre che di numerosi altri premi internazionali. Oltre al Cinema Splendor, il documentario sarà in programmazione anche al Pixel Multicinema di Santeramo.
Sempre al Cinema Splendor negli spettacoli delle 20.30 e delle 22.15, verrà proposto al pubblico “Figlio di nessuno” di Vuk Rsumovic, vincitore della Settimana della critica e del Premio FIPRESCI all’ultima edizione del Festival di Venezia. Tratto da una storia vera di fine Anni ‘80, l’opera prima di Rsumovic racconta di un bambino bosniaco che cresce in un branco di lupi. Viene portato a Belgrado dove lo “umanizzano”, ma il processo di evoluzione non gli darà la sicurezza di un futuro migliore.