Hanno scritto su The Neon Deon:
“Alla lunga il film più controverso proiettato in concorso al Festival di Cannes: prima che iniziassero a scorrere i titoli di coda alcuni spettatori hanno abbandonato la sala, urlando insulti verso lo schermo (È giusto però riportare che c’era anche un gruppo di persone che applaudiva, tra cui io)” (Robbie Collin, The Telegraph)
“All’ipermodaiolo regista danese non interessano le persone, solo le superfici e il loro luccichio” (Fabio Ferzetti, Il Messaggero)
“Se Andy Warhol volesse realizzare un remake di Addiction di Abel Ferrara, ne verrebbe fuori un film come questo” (Peter Bradshow, The Guardian)
“Forse il film più misogino del decennio” (John Bleasdale, CineVue)
“Il vero Refn è quello di The Neon Demon, iconosclasta, contraddittorio, sprezzante del pericolo, ormai padrone di se stesso e votato all’arte anima e corpo”
(Marco Cacioppo, Nocturno)
“Ogni scena, ogni inquadratura, ogni linea di dialogo, ogni pausa è così ipnoticamente composta, così lussuriosamente premeditata, che il pubblico non può che acquisire il fatto che Refn sappia esattamente quello che sta facendo” (Owen Gleiberman, Variety)
In programmazione al Cinema Abc di Bari e al Cinema Opera di Barletta.