Una serie di storie quotidiane e fuori dal comune che ritraggono la nostra esistenza nella sua grandiosità e nella sua meschinità, nella bellezza e nella tragedia, nell’esagerazione e nella tristezza: in una prospettiva aerea, come raccontate da un uccello che riflette sulla condizione umana. Il piccione è sorpreso dagli uomini, e cerca di dare un senso e capire le loro attività, le follie, l’orgoglio e l’agitazione.
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Scene dal forte carattere onirico, simili a sogni, senza la pretesa di dare al pubblico alcuna spiegazione, nel film probabilmente più ironico della serie. Andersson stesso ha voluto definire la sua opera come punto d’incontro di tre diverse ispirazioni, “Don Chisciotte” di Cervantes, “Uomini e topi” di John Steinbeck e “Delitto e castigo” di Dostoevskij, senza nascondere un amore incondizionato per un classico del nostro cinema come “Ladri di Biciclette” di De Sica.
Tratto da ilfattoquotidiano.it