L’epica storia di Richard Kuklinski (Michael Shannon), che ha condotto un’incredibile doppia vita come devoto padre di famiglia e come spietato sicario della mafia, capace di uccidere più di 250 persone tra il 1954 e il 1985. Richard si guadagna il soprannome di “uomo di ghiaccio” sul campo per l’abitudine di congelare i cadaveri delle sue vittime per poi sbarazzarsene mesi dopo, in modo da celare la loro morte per più tempo possibile.
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Il ritmo del film è formidabile. Il protagonista Michael Shannon è da premio oscar. Quello di Winona Ryder è un gran ritorno (…) ma alla fine che importa tutto questo di fronte a un’opera che dimostra come sia facile rendere popolare e amato un autentico mostro? La questione etica è inevitabilmente inutile...
Tratto da trovacinema.repubblica.it