JC è una guardia carceraria, è un uomo senza una storia che si nasconde dietro le regole. Ha solo una fantasia: ballare il Tango. Una notte, nel salone della scuola di tango, JC incontra Alice. Danzano contemporaneamente e il giorno successivo la vede di nuovo nella stanza della prigione, dove si effettuano le visite. Alice è la moglie di due detenuti, Fernand e Domenico, che lei segue con suo figlio di prigione in prigione. Le regole penitenziarie proibiscono alle guardie di socializzare con i visitatori, ma per la prima volta nella sua vita, JC sta per infrangere le regole…
il film è ineccepibile per stile, scrittura, recitazione. Possiede originalità da vendere e ammirevole disinvoltura per come riesce a dipanare una matassa intricata. Tango Libre è tanti – troppi? - film in uno: è commedia romantica e machiavellica, un prison movie leggero, una storia intimista, un musical con “la malinconia triste del tango" (Fonteyne).
E il tango è un generatore di ulteriori sottotesti: ballato in carcere dai detenuti - in una delle scene più belle - diventa metafora della volontà di liberazione dei corpi. Ma è anche passione, tradimento, pulsione latente (l'omosessualità), il desiderio»
Tratto da cinematografo.it