Nel film Mistress America, contemporanea screwball comedy realizzata da Noah Baumbach e Greta Gerwig, una matricola universitaria a New York si ritrova a fare un corso accelerato sulla vita della metropoli quando diventa amica della sua affascinante futura sorellastra. Per Tracy il primo semestre all’università a Manhattan è una grande delusione. Le lezioni sono noiose, la sua compagna di stanza le è ostile e il ragazzo per cui ha una cotta, Tony, ha una fidanzata gelosa a livelli ossessivi, Nicolette. Respinta dalla società letteraria di cui voleva intensamente far parte, l’aspirante scrittrice si mette in contatto con Brooke, la figlia quasi trentenne del fidanzato di sua madre, e tutto nella sua vita cambia da un giorno all’altro. Brooke fa conoscere a Tracy un lato di New York da lei sognato a lungo. Affascinata dall’appartamento pittoresco ma illegale di Brooke, dal suo locale in procinto di aprire che è una combinazione di bar/parrucchiere/galleria d’arte/centro sociale, e dalla sequenza infinita dei suoi disinvolti commenti assurdi, Tracy viene presto trascinata in una serie di avventure orchestrate dalla futura sorella. Ma quando un importante finanziatore si tira fuori dall’affare del ristorante, la vita apparentemente fortunata di Brooke inizia a andare a rotoli.