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Felice chi è diverso

di Gianni Amelio

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Scheda e sinossi

Felice chi è diverso di Gianni Amelio
Documentario — 93' (Italia, 2013)
Con Fernando Nigiro, Paolo Poli, Lucy Salani Aron Sanseverino, Franco Citti, Ninetto Davoli

L’Italia del mondo omosessuale così com’è stato vissuto nel Novecento, dai primi del secolo agli anni ‘80, quando si sono diffusi sulla scia di certi movimenti americani, i primi tentativi di “liberazione”. Questo ll racconto nel documentario in cui ascoltiamo le testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle il peso di essere un “diverso”, quasi sempre ostacolato dalla sua stessa famiglia, deriso a scuola, escluso dalla società dei “normali”. Queste persone, ormai in là con gli anni, ricordano com’era vissuta questa condizione sotto il fascismo e poi nel secondo dopoguerra, quando ancora si stendeva una coltre di silenzio sull’argomento, e si viveva nella paura e nella repressione. Storie raccolte in varie parti d’Italia, da nord a sud, per dare un’immagine il più possibile rappresentativa dei sentimenti e delle abitudini di una nazione antropologicamente e culturalmente assai differenziata.

cinecitta.com

Trailer

Felice chi è diverso è stato proiettato nelle seguenti sale: ABC.

Critica

M. Sanna

Amelio indaga e associa materiale di repertorio con testimonianze di persone celebri(...). Il nome di Pier Paolo Pasolini ricorre spesso, insieme ai(...) ricordi di Ninetto Davoli. E' bravissimo Amelio nel guidare lo spettatore nella storia della nostra società, attraverso i servizi patinati e stereotipati, se non quando denigratori o distorti, di giornali, cinegiornali, film e varietà. Senza mai apparire, firma un’opera appassionante, personalissima e commovente, saldamente a cavallo tra finzione e realtà.

Tratto da cinematografo.it

«È un film molto bello, che comunica la felicità carnale e la bellezza di una giovinezza difficile e nascosta, e la serenità raggiunta negli anni nell’accettazione di sé e del proprio posto nel mondo.»
«Assistiamo a una storia d'Italia sorprendente, che alle nuove generazioni appparirà oscura. Rende veri interpreti principali con frasi che oscillano tra un dialetto e l'altro e raccontano destini piuttosto simili, storie incredibili(...)miniere di racconti e di emozioni di un'Italia antica che bisogna conoscere. »
S. Silvestri
Il Manifesto

Pubblico

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