Il film di Margarethe von Trotta ricostruisce un periodo fondamentale della vita di Hannah Arendt: quello tra il 1960 e il 1964. All’inizio della vicenda, la cinquantenne intellettuale ebrea – tedesca, vive a New York con il marito, il poeta e filosofo tedesco Heinrich Blücher. Insegna in una prestigiosa Università e vanta una cerchia di amici intellettuali. Nel 1961, quando il Servizio Segreto israeliano rapisce il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann, la Arendt chiede e ottiene di essere inviata al suo processo a Gerusalemme per il ‘New Yorker’. Hannah nota che Eichman, uno dei gerarchi artefice dello sterminio nei lager, è un mediocre burocrate, che si dichiara semplice esecutore di ordini odiosi.
Dai suoi resoconti, e poi dal suo libro “La banalità del male: Eichman a Gerusalemme” (1963), emerge la controversa teoria per cui proprio l’assenza di radici e di memoria e la mancata riflessione sulla responsabilità delle proprie azioni criminali farebbero sì che esseri spesso banali si trasformino in autentici agenti del male. La presidenza della sua Università è fortemente contrariata, la stampa la attacca violentemente, ma il marito, la sua devota allieva tedesca Lotte Köhler e molti studenti approvano e sostengono l’essenza, apparentemente paradossale, del suo pensiero.
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Il cinema Splendor nasce ufficialmente nel 1957 e dopo una breve chiusura riapre definitivamente nel 1987.
Si caratterizza per una programmazione squisitamente d’essai, secondo la qualifica attribuita dalle commissioni competenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in particolare privilegiando film di produzione europea, nazionali e non, e provenienti da cinematografie emergenti del Mediterraneo.
Ogni anno ospita e concorre a realizzare rassegne cinematografiche organizzate da organizzazioni studentesche universitarie, associazioni in genere e operatori privati del settore, organizza proiezioni e matinée per scuole e gruppi organizzati, provvedendo ad introdurre il film in sala e coordinare discussioni e laboratori utili per una corretta analisi del film.
È tuttora sede operativa del Circolo Culturale Cinematografico Arci “Pierrot le fou”.
Intero €6.50
Ridotto €5.00
Mercoledì e primo spettacolo feriale €4.50
Soci Coop €4.00
Soci ARCI Pierrot le fou e ticket universitari €3.80