Amir e Sarah sono una giovane coppia sposata che sta per partire e andare a studiare a Melbourne. Nelle poche ore che li separano dal volo, stanno sistemando le ultime cose nel loro appartamento. La donna che si prende cura della bambina dei vicini è dovuta uscire per risolvere una questione urgente e ha lasciato la bambina addormentata alla coppia. Visto che la babysitter non torna, i due chiamano il padre per venire a prenderla. Tuttavia, mentre stanno impacchettando la loro roba, si rendono conto che la bambina non sta dormendo, ma è morta. Nel frattempo, arriva il padre per prendere la bambina. Ancora sotto shock per la scoperta e non avendo capito cosa ha provocato questa tragedia, Amir non riesce a confessargli la verità.
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Un’opera prima tesa e geometrica, fatta di angoli e diagonali, di claustrofobie fisiche e mentali. Javidi, non estraneo alla lezione del connazionale Farhadi, perlustra i labirinti emotivi dei suoi protagonisti in un escalation di tensione che pone gli attori costantemente agli angoli, oppressi da una situazione surreale che li porta in un fuori orario drammatico.
Tratto da sentieriselvaggi.it