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Circuito regionale delle sale cinematografiche di qualità

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testata riv 5

Chi ha paura del documentario?

Editoriale

 

Chi ha paura del documentario (al cinema)?
Nessuno, temo. Non di certo il pubblico abituato a rimescolare le forme
del reale e i linguaggi che lo raccontano nel frullatore quotidiano del mezzo televisivo.
La “sacralità ” del cinema è ormai una favola per anime belle, che non basta più,                                                                                                     che non nobilita niente e nessuno: sprofondato nella poltrona del multisala di quartiere
lo spettatore non avverte alcuna sostanziale differenza rispetto al torpore casalingo in cui consuma
queste “porzioni di realtà”. E del resto perché dovrebbe ?
Queste rappresentazioni del reale sempre così caute (laddove vorrebbero apparire audaci), così prudenti
(mentre cercano di sembrare coraggiose) così convenzionali (mentre si dichiarano sperimentali) così attente
ad attenersi alle logiche di una correttezza tematica e ideologica priva di guizzi, sono incapaci di stimolare uno
scarto del pensiero, di sorprendere, di stanare lo spettatore ”colto” dall’angolo buio dei suoi quattro convincimenti.
Prevedibili. Aneddoti da bar che vorrebbero raccontare la Storia. Certo, ci sono nobili ed eccellenti eccezioni.
Ma forse bisognerebbe uscire dall’equivoco che basti fare del cinema-documentario (per quello che questa
espressione può significare) per essere promossi sul campo, per accedere nel paradiso dei Buoni e dei Giusti.
Non basta raccontare le iniquità del mondo, le brutture del sociale, l’arroganza del potere, solleticando
l’indignazione popolare, lavorando sporco sui sensi di colpa che caratterizzano la nostra identità collettiva,
senza però arrivare mai a compromettere l’equilibrio su cui si poggiano le nostre, a volte miserabili, certezze senza
che tutto questo arrivi realmente a colpirci. Perché non basta semplicemente “raccontare”,
ma bisogna innanzitutto “mettere in scena”. E questa è tutta un’altra storia.

Angelo Ceglie

Distribuzione
  • le sale del circuito
  • Centro Espressioni Cinematografiche, UDINE
  • Anteo Spaziocinema, MILANO
  • Spazio Oberdan - Cineteca di Milano, MILANO
  • Cineteca di Bologna/Cinema Lumière, BOLOGNA
  • Cinema Trevi – Cineteca nazionale, ROMA
  • Casa del cinema, ROMA
  • Casa del cinema, VENEZIA
  • Libreria Dante, FOGGIA
  • Libreria Mondadori, TARANTO
  • Libreria Diderot, ANDRIA
  • Punto Einaudi, BARLETTA
  • Libreria Icaro, LECCE
  • Libreria Feltrinelli, BARI
  • Libreria Laterza, BARI
  • Librerie Coop Eataly, BARI

Contributors

Luigi Abiusi, Claudia Attimonelli, Vito Attolini, Christian Caliandro, Massimo Causo, Eusebio Ciccotti, Francesca R.Recchia Luciani, Paolo Mereghetti, Francesco Monteleone, Alberto Pezzotta,
Giulio Sangiorgio, Roberto Ferrucci, Giancarlo Visitilli

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