Parigi, 1957. A soli 21 anni, Yves Saint Laurent (Pierre Niney) è chiamato a dirigere la grande casa di moda fondata da Christian Dior, da poco scomparso. Da quel momento tutti gli occhi e riflettori sono puntati su di lui: il mondo della moda è impaziente di scoprire il talento del giovane e promettente stilista. Durante la presentazione della sua prima collezione Yves conosce Pierre Bergé (Guillaume Gallienne) che da quel momento diventerà suo compagno di vita e di affari. A tre anni da quel magico incontro i due fondano insieme la Yves Saint Laurent Company, destinata a divenire uno dei marchi di moda più famoso al mondo. Il film – l’unico approvato da Pierre Bergé – racconta come Yves Saint Laurent, nonostante le incertezze e le paure, sia riuscito a trasformare e innovare radicalmente il mondo della moda, diventando lui stesso un’icona del XX secolo.
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il film di Jalil, che esplora sia il lato umano che quello professionale di YSL, si sfoglia come un'intervista patinata. Dove attrici-modelle magre ed eleganti indossano i veri abiti, creati dallo stilista di dive come C. Deneuve e sfilano altere.(...)va in scena una biografia he è un pezzo di mondo. Nè mancano gli accenni alla storia: Yves che si rifiuta di combattere la guerra d'Algeria a costo di deludere i suoi genitori, e il suo rapporto col Maghreb evitano al film di sprofondare nella superficialità dei racconti sul mondo della moda. "Cerco di esprimermi e se me lo si impedisce, credo che ne morirò", dice YSL, citando Rilke.
Tratto da Il Giornale