Germania, 1912. Un giovane laureato di umili origini, diventa il segretario privato del proprietario di una fabbrica di acciaio. La salute del boss si deteriora e gli impone di rimanere a casa. La moglie del capo è una donna di trent’anni, bella e riservata. Il giovane si innamora di lei, ma non osa rivelare i suoi sentimenti. Tra i due ci sono sguardi e silenzi. Improvvisamente il boss decide di inviare il suo protetto in Messico. L’annuncio della partenza provoca nella moglie una reazione disperata. Ma la presenza di marito ammalato le impedisce di esternare il suo amore. La moglie fa una promessa al giovane: quando lui tornerà, tra due anni, lei sarà sua. Basato sul romanzo di Stephan Zweig “Viaggio nel passato”.
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Mélo in costume girato in digitale, Une Promesse è elegante e inusitatamente realistico. Leconte non perde di vista i sottotesti sociali(...) e la questione generazionale(...), congelando le passioni dentro il maniacale feticismo che avvinghia i protagonisti. Ma il punto di arrivo è un altro: è la celebrazione e insieme il lutto del desiderio(...). Lo scacco di due amanti che provano a risalire la corrente di una Storia ineluttabilmente lanciata verso la propria catastrofe.
Tratto da cinematografo.it