Possiamo tutti perdere il controllo.” Le ineguaglianze, l’ingiustizia e le pressioni del mondo in cui viviamo generano stress e depressione in molte persone. Alcune, però, esplodono. Questo film parla di loro. Vulnerabili di fronte a una realtà che cambia continuamente che all’improvviso può diventare imprevedibile, i protagonisti di Storie pazzesche oltrepassano il sottile confine tra civiltà e barbarie. Il tradimento di un marito, il ritorno a un passato sepolto e la violenza che si insinua negli incontri di tutti i giorni, portano alla follia i personaggi del film, che si abbandonano all’innegabile piacere della perdita del controllo.
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I sei protagonisti degli episodi di furia urbana (...) sarebbero piaciuti tanto a Mario Monicelli quanto a Quentin Tarantino (...). Il film mette a contatto lo spettatore con le ineguaglianze, l'ingiustizia e le pressioni del mondo in cui viviamo, che generano stress e depressione in molte persone(...), alcune esplodendo anche, e i protagonisti, vulnerabili di fronte a una realtà che cambia continuamente (...) oltrepassano il sottile confine tra civiltà e barbarie.
Tratto da La Gazzetta del Mezzogiorno