Sono gli anni del potere di Hitler e della Seconda Guerra Mondiale in Germania. La piccola Liesel Meminger viene affidata dalla madre incapace di mantenerla ai coniugi Max e Rosa Hubermann. Liesel non ha mai frequentato la scuola ma attraverso gli insegnamenti del suo nuovo papà impara ben presto a leggere. E’ grazie all’amore per la lettura che supera l’iniziale diffidenza verso Max, un ebreo che i suoi genitori nascondono nel sottoscala della loro cantina. Insieme a lui legge i romanzi che salva dai roghi nazisti o ruba dalle biblioteche. Per entrambi l’immaginazione diventa l’unico modo per sfuggire all’ orrore nazista che si scatena intorno a loro…
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Ispirato ai racconti che l'autore del libro, Markus Zusak, ascoltava bambino dai genitori e nonni cresciuti tra Germania e Austria, il film restituisce atmosfere e sentimenti di una iccola comunità di brava gente che resta tale malrado il regime.(...) Narra la possibilità di coesistenza di tempi cupi e umanità è quel che racconta il film, che non è mai melodramma, nè sentimentalismo.
Tratto da Il Venerdì di Repubblica