Napoli, oggi. Paco, diplomato al conservatorio, è un pianista di razza ma disoccupato. A Napoli si sente un pesce fuor d’acqua. Non riuscendo a trovare un lavoro che sia nelle sue corde, viene raccomandato al Questore Vitali. Presto, si ritrova agente della Polizia di Stato e, per la sua totale inettitudine, viene relegato a compiere servizio presso il deposito giudiziario. Un giorno si imbatte suo malgrado nel commissario Cammarota: uomo d’azione dai modi spicci, senza mezzi termini coinvolge Paco in una delicata operazione di polizia volta a rintracciare l’inafferrabile e sanguinario O’ Fantasma, un boss camorrista che nessuno ha mai visto in faccia. La missione: far leva sulle proprie competenze musicali per infiltrarsi in una nota band locale, il cui leader è Lollo Love, amatissimo cantante neomelodico. Lollo e la sua band suoneranno al matrimonio tra il figlio di O’ Fantasma e la figlia del camorrista “Mazza di Ferro”: l’occasione perfetta, e unica, per mandare il latitante dietro le sbarre. Paco, vestendo gli improbabili panni del tastierista Pino Dinamite, viene ingaggiato nel gruppo di Lollo Love. La vicinanza del cantante gli farà capire che quella è la missione della vita: Paco si troverà a riconsiderare il suo rapporto con Napoli, complice l’amore segreto per Marianna, la sorella di Lollo, e l’amicizia inaspettata che nasce con lo stesso Lollo. E, in questo modo, diventa un uomo nuovo…
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Dopo horror (Paura) e fantascienza (L'arrivo di Wang)i Manetti si buttano nel loro calderone popolare polizi(ott)esco e musicarello: Song'e Napule, ennesimo capitolo della lotta di Marco e antonio per la salvaguardia del cinema di genere in Italia.(...)il film sfodera il sorriso e mette la camorra al tappeto: all'ombra del Vesuvio non sono solo canzonette, c'è la fantasia canaglia dei Manetti.
Tratto da Il Fatto Quotidiano