La famiglia Weiss è l’archetipo delle dinastie di Hollywood: il padre Stafford è un analista e allenatore, che ha fatto fortuna con i suoi manuali self-help; la madre Cristina si dedica soprattutto al figlio Benjie, di 13, un attore bambino. Uno dei clienti di Stafford, Avana, è un’attrice che sogna di girare un remake del film che ha già interpretato la madre, Clarice, una star negli anni ’60. Alla miscela tossica si aggiungono Benjie, che è appena venuto fuori da un programma di riabilitazione e sua sorella, Agatha, recentemente dimessa da un sanatorio dove è stata curata per piromania criminale.
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Hollywood è un luogo quasi incestuoso, come il sentimento che pervade il film, i due fratelli “maledetti” e “mostruosamente” senza scrupoli, il padre pronto anche uccidere(...)la figlia. E’ popolato di fantasmi, ciò che si è, ciò che si vorrebbe essere, Cronenberg dice di non avere visto “purtroppo” The Canyon, il sublime film di P. Shrader a cui però è molto vicino nel suo moltiplicarsi di desideri spettrali
Tratto da Il Manifesto