Los Angeles, in un futuro non troppo lontano. Theodore, un uomo solitario dal cuore spezzato che si guadagna da vivere scrivendo lettere “personali” per gli altri, acquista un sistema informatico di nuova generazione progettato per soddisfare tutte le esigenze dell’utente. Il nome della voce del sistema operativo è Samantha, che si dimostra sensibile, profonda e divertente. Il rapporto di Theodore e Samantha crescerà e l’amicizia si trasformerà in amore ma…
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Partendo da una storia apparentemente semplice, il regista è andato a toccare le corde più intime della natura umana, servendosi dell’alienazione tecnologica non fine a sé stessa ma come strumento per parlare di qualcosa di ben più complesso. Dalla solitudine all’incomprensione, dall’amicizia alla sessualità, persino la relazione tra un uomo e un computer appare come la cosa più naturale del mondo, perché nata da sentimenti genuini.(...)Jonze è stato abile nel disegnare i tratti dell’esistenza umana, nel raccontare le fragilità di coppia(...). Accostando i toni del dramma e quelli della commedia, Jonze ha messo in piedi un film poetico, che arriva dritto al cuore(...)
Tratto da Il Fatto Quotidiano