Due fratelli. Due continenti. Due vite. Una sola anima. Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni, che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città. Mentre fuori imperversa la tempesta, il suo taxi comincia ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di presenze. Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.La scoperta di un’arte che si tramanda da padre a figlia, da maestro ad allievo e che può essere acquisita e coltivata soltanto da chi non teme di tenere gli occhi aperti.
Film d’animazione made in Napoli (e presentato a Venezia 2013) che affronta temi importanti come i ricordi, il passato, il rapporto tra fratelli. Non siamo di fronte ad un film d’animazione per famiglie (come quelli Disney Pixar, per intenderci) ma si tratta di un vero e proprio dramma realizzato però con la tecnica dell’animazione.
trovacinema.repubblica.it
(...) una bella sfida perché l’argomento e il segno grafico la collocano in quella fascia di animazione per adulti virtualmente rischiosa. Invece è proprio questo il merito maggiore dell’autore, l’aver concepito libero da condizionamenti un’opera lontana dagli schemi usuali. Rigorosa, amara, ma con un tocco di speranza che alla fine illumina i personaggi e lo sfondo che li avvolge. (...)
Tratto da cinema.mtv.it