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jersey boy loc

Scheda e sinossi

Jersey boys di Clint Eastwood
Commedia, Musicale — 134' (USA, 2014)
Con Christopher Walken - Francesca Eastwood - Freya Tingley - Mike Doyle - James Madio

Il film narra la storia di quattro giovanotti che provengono dalla parte sbagliata del New Jersey, i quali si uniranno per formare il gruppo rock icona degli anni ’60, The Four Seasons. La storia dei processi e dei trionfi, è accompagnata da canzoni che hanno influenzato una generazione, tra le quali “Sherry”, “Big Girls Don’t Cry”, “Walk Like a Man”, “Dawn”, “Rag Doll”, “Bye Bye Baby”, “Who Loves You” e molte altre. Questi successi classici vengono ora accolti con calore da una nuova generazione di fan attraverso il musical in teatro, in scena a Broadway per oltre otto anni, oltre ad aver riscosso un notevole successo nel suo tour mondiale.

trovacinema.repubblica.it

Trailer

Jersey boys è stato proiettato nelle seguenti sale: Cinema Elia D’Essai, Multisala Vignola, Cinema Norba, Multisala Roma, Nuovo Cinema Paradiso.

Critica

F. Ferzetti

Eastwood canta l’amicizia, la lealtà, il senso di comunità, insomma i vecchi valori. Con accenti molto convincenti proprio perché sa dal primo momento che quei valori verranno calpestati. Qualcuno lo troverà facile e nostalgico, invece è acuto e molto personale.

Tratto da Il Messaggero

«Il fatto è che a Eastwood non interessa un'idea tradizionale di "realismo cinematografico" quanto (probabilmente) sperimentare un modo diverso di raccontare, più debitore dell'operetta - con i suoi recitativi e il venir in primo piano degli attori sulla scena, e più vicino alle commediole adolescenziali che andavano per la maggiore negli anni '50 - "correlativo oggettivo"(...) di quell'impasto tra sentimentalismo zuccheroso e aspirazioni romantiche che faceva sognare la gioventù dell'epoca e che la regia si incarica di sottolineare(...).»
P. Mereghetti
Corriere della Sera
« Eastwood impagina lo spettacolo sul filo di deliziosi numeri musicali in una fotografia virata su toni ocra-marroni e senza mai fargli perdere, neppure nelle scene in esterni, il tono stilizzato.»
A. Levantesi Kezich
La Stampa

Pubblico

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