Nel giro di ventiquattrore la vita di Anita, single e brillante manager in carriera, viene spazzata via da un uragano di guai. Il lavoro, l’amore, il futuro, tutto in macerie nel giro di un giorno. Anita si ritrova seduta sull’altalena di un parco giochi licenziata in tronco e incinta del suo capo, suo amante clandestino. Ma Anita è come un sofficino congelato, per conservarsi si è fatta fredda, glaciale. Senza scendere a compromessi, pretende che tutto torni come prima, il suo lavoro, la sua vita,la sua libertà di single senza figli. E perché questo accada è necessario ordire un piano di vendetta raffinata e senza scrupoli. Ma a volte accade che anche il piano perfetto vacilli di fronte all’imprevisto, soprattutto se l’imprevisto ha le sembianze di un timido e goffo avvocato di nome Biagio…
trovacinema.repubblica.it
la seconda prova della Farina è una brillante conferma che dimostra da un lato, un immaginario nuovo dove spicca una cura per la caratterizzazione estetica dei protagonisti che aggiunge estro alla favola nera di Ho ucciso Napoleone, e dall’altro, anche un’estrema sicurezza nel mescolare alla commedia sentimentale a un humor nero vivacissimo che porta il pubblico fuori dall’aria viziata della commedia volgarotta o claustrofobicamente borghese.
Tratto da film.it