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Dallas Buyers Club

di Jean-Marc Vallée

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Note
Oscar 2014 - Miglior attore Matthew McConaughey

Scheda e sinossi

Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée
Drammatico — 117' (USA 2013)
Con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Dallas Roberts, Steve Zahn

1986 Texas, ispirato ad una storia vera. Il rude texano Ron Woodroof scopre presto di essere malato e gli viene diagnosticato l’HIV. Comincia perciò a curarsi seguendo un corso di medicina alternativa. Incontra Rayon, un transessuale sieropositivo. Woodroof oltre ad avere un carattere particolare è omofobo e ha un passato da tossico dipendente. Gli vengono dati solo trenta giorni di vita ma grazie all’aiuto di Rayon e della dottoressa Eve Sack riuscirà a sopravvivere per molto più tempo, fino al 1992. La cura che Ron segue diverrà nota a molte imprese farmaceutiche che lo condanneranno e lo minacceranno.

 

Trailer

Critica

G. Arnone

La forza di Dallas Buyers Club sta nel saper combinare in modo avvincente cronaca e partecipazione, verismo e artificio, maneggiando più registri emotivi e stilistici. (...) Siamo di fronte al Cinema Americano con la maiuscola, per l'eccellenza della scrittura, della recitazione (notevoli Jared Leto in versione transgender e Jennifer Garner una dottoressa combattuta), per la vivida adesione a un'epoca e a un ambiente (diverse le sottoculture interessate, da quella cowboy a quella omo, passando per quella medica e affaristica), per l'energia che sprigiona, gli umori che sollettica e per come ci lascia: vicini non al Woodrof che muore, ma all'uomo che ha veramente vissuto solo dopo essersi ammalato. Applausi.

Tratto da cinematografo.it

«La cosa migliore del film del regista francocanadese Jean-Marc Vallée è lo sviluppo, il percorso, la trasformazione del personaggio. Che nasce sulla base di un modello reale. (...) Il mélo ha la sua bella parte, la funzione “di denuncia” è efficace ma non basta la competenza di uno spettatore comune per giudicare, l’interprete principale dà l’anima al suo difficile personaggio.»
P. D'Agostini
La Repubblica
«Film consigliatissimo per almeno tre ragioni. È un bel film. Vincerà (molto o comunque qualcosa) nella gara per gli Oscar (...). Terza ma non ultima ragione, racconta una bella storia molto americana di coraggio, di sfida contro il sistema, di vittoria anche nella sconfitta. Una vicenda così, una volta sarebbe andata dritta nella rubrica "persone che non dimenticherò mai" su Selezione del Reader's digest.»
G. Carbone
Libero

Pubblico

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