Il film racconta la storia del Navy SEAL Chris Kyle (Cooper), che registrò il più alto numero di uccisioni come cecchino americano. Fu così temuto dagli insurrezionalisti iracheni da ricevere il soprannome al-Shaitan (“il diavolo”). Nel 2013 Kyle è stato ucciso in un poligono di tiro, da un altro veterano. Il film è tratto dal libro “American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History”.
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Clint si pone con uno sguardo/atteggiamento artistico solo apparentemente classico: il suo scopo infatti, sembra essere quello di far identificare la macchina da presa con il disfacimento psicologico (e morale) in corso del corpo/macchina da guerra e, più in esteso, del dispositivo guerrafondaio statunitense. Eastwood aggiunge un tassello importante (...) all' eredità cinematografica sui deflagranti effetti traumatici post bellici.
Tratto da ilfattoquotidiano.it