D'Autore

Circuito regionale delle sale cinematografiche di qualità

Oggi in sala »
Chiudi

Oggi in sala

Provincia di Bari

Nessuna proiezione in programma.

Provincia di Brindisi

Nessuna proiezione in programma.

Provincia di Barletta-Andria-Trani

Nessuna proiezione in programma.

Provincia di Foggia

Nessuna proiezione in programma.

Provincia di Lecce

Nessuna proiezione in programma.

Provincia di Taranto

Nessuna proiezione in programma.
Chiudi
12 anni loc
Note
Toronto 2013 - premio del pubblico, Oscar 2014 - Golden Globe 2014 Miglior Film Drammatico, Oscar 2014 - miglior film

Scheda e sinossi

12 Anni schiavo di Steve Mc Queen
Drammatico — 133' (USA, 2013)
Con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Garret Dillahunt

La storia vera di Solomon Northup, che nel 1841, nonostante fosse un uomo libero, venne rapito e portato in una piantagione di cotone in Louisiana come schiavo, per rimanerci fino al 1853. Tutta colpa delle diverse leggi che regnavano negli Stati americani, per cui a Washington (dove avvenne il rapimento) la schiavitù era legale, a differenza di quello che succedeva a New York, città in cui viveva normalmente Northrup. Responsabili dei dodici anni di schiavitù dell’uomo furono due bianchi, che con l’inganno lo portarono nella capitale americana e poi lo privarono dei documenti che provavano il suo status di uomo libero.

trovaciema.repubblica.it

Trailer

Critica

M. Rota

Dietro l'apparente semplicità dell'impianto, 12 anni schiavo è un film molto stratificato, costruito sul dolore come componente del destino, sui sentimenti feriti di un uomo a cui viene negata la propria umanità(...). Cronista dell'orrore, il regista prende spunto da un' impervia, lacerante testimonianza per affondare lo sguardo in un abisso, "una storia che spero rimanga come un documento storico-emozionale di un olocausto. per me quelle piantagioni del sud sono come Aushwitz, con una bellezza che stordisce

Tratto da Rolling Stone

«Proviamo a immaginare uno di noi, di colpo privato della libertà, (...) Ridotto a cosa. Steve McQueen riesce a raccontare con una immensa forza drammaturgica, ma anche con grande stile visuale, cesellando primissimi piani, ricorrendo raramente a campi lunghi da western per una storia che sembrerebbe richiederli.(...)E soprattutto, raccontando con grande coraggio anche la vigliaccheria del suo protagonista. Ci dice che per sopravvivere occorre anche essere vigliacchi.(...) costretto a essere complice della violenza dei bianchi. Se il protagonista, Chiwetel Ejiofor, è bravissimo, è stellare anche Michael Fassbender, e diabolico Paul Dano. Tre minuti, ma di pura ferocia, per Paul Giamatti, e cinque per Brad Pitt, scapigliato e illuminato.»
«(...) i paesaggi bellissimi ed sinistri ricordano The Lynching Tree, opera fotografia di Steve McQuuen esposta l'anno scorso a Basilea: un albero di New Orleans usato per i linciaggi e circondato da tombe. »
M. Mancuso
Corriere della Sera
«(...) sulla bella faccia di Chiwetel Ejiofor passano tutti i sentimenti dal dolore alla speranza, dal sentirsi schiavo come gli altri ma anche uomo libero, che deve nascondere di saper leggere e scrivere (proibito agli schiavi) per non essere ucciso. »
N. Aspesi
La Repubblica

Pubblico

Nessun giudizio del pubblico.

Facebook

    Feed