1986 Texas, ispirato ad una storia vera. Il rude texano Ron Woodroof scopre presto di essere malato e gli viene diagnosticato l’HIV. Comincia perciò a curarsi seguendo un corso di medicina alternativa. Incontra Rayon, un transessuale sieropositivo. Woodroof oltre ad avere un carattere particolare è omofobo e ha un passato da tossico dipendente. Gli vengono dati solo trenta giorni di vita ma grazie all’aiuto di Rayon e della dottoressa Eve Sack riuscirà a sopravvivere per molto più tempo, fino al 1992. La cura che Ron segue diverrà nota a molte imprese farmaceutiche che lo condanneranno e lo minacceranno.
La forza di Dallas Buyers Club sta nel saper combinare in modo avvincente cronaca e partecipazione, verismo e artificio, maneggiando più registri emotivi e stilistici. (...) Siamo di fronte al Cinema Americano con la maiuscola, per l'eccellenza della scrittura, della recitazione (notevoli Jared Leto in versione transgender e Jennifer Garner una dottoressa combattuta), per la vivida adesione a un'epoca e a un ambiente (diverse le sottoculture interessate, da quella cowboy a quella omo, passando per quella medica e affaristica), per l'energia che sprigiona, gli umori che sollettica e per come ci lascia: vicini non al Woodrof che muore, ma all'uomo che ha veramente vissuto solo dopo essersi ammalato. Applausi.
Tratto da cinematografo.it