Il film si ispira a un grande successo francese, teatrale e cinematografico, Le Prénom (Cena tra amici), di Alexandre de la Patellière, riscritto e adattato alla realtà italiana da Francesco Piccolo e dalla stessa Archibugi.
Le vicende di una coppia in attesa del primo figlio: Paolo, estroverso e burlone agente immobiliare, e Simona, bellissima di periferia e autrice di un best-sellers piccante. Oltre a loro Betta, sorella di Paolo, insegnante con due bambini, apparentemente quieta nella vita familiare, e Sandro, suo marito e cognato di Paolo, raffinato scrittore e professore universitario precario. Tra le due coppie l’amico d’infanzia Claudio, eccentrico musicista che cerca di mantenere in equilibrio gli squilibri altrui. Potrebbe essere la solita cena allegra tra amici che si frequentano e si sfottono da quando erano bambini, e invece una domanda semplice sul nome del figlio che Paolo e Simona stanno per avere induce a una discussione che porterà a sconvolgere una serata serena.
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Detto questo la commedia viaggia liscia come l'olio. E ha senz'altro ragione Archibugi quando spiega l'importanza dell'istintività e dell'estemporaneità della recitazione, dell'improvvisazione lasciata agli attori che per lei sono sempre prezioso e amato strumento, ma sotto il governo di un metodo e di una tecnica molto pensati. Di cui lei si conferma maestra.
Tratto da repubblica.it