Quante ingiustizie deve ancora subire il povero Gianni? Dai colleghi d’ufficio, alla vicina di casa pestilenziale, fino alle pretese impossibili della ex moglie, le angherie quotidiane sono infinite. Marco invece é un uomo buono, gentile, indifeso. Innamorato di Cinzia la giovane collega che lo schiavizza e lo illude. Bisognerebbe arrabbiarsi e imparare a farsi rispettare, ma come si fa? Da soli è difficile ma forse unendo le forze…
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Buoni a nulla vanta lo stesso, ineffabile senso dell'ironia che costituisce il marchio di fabbrica della scrittura di Di Gregorio: la sua capacità di cogliere le piccole contraddizioni e gli esilaranti paradossi di una quotidianità tipicamente romana(...). Buoni a nulla si propone come un "Fantozzi al contrario", pervaso da quella raffinata leggerezza e da quel formidabile umorismo che pongono Di Gregorio ben al di sopra rispetto alla maggior parte degli sceneggiatori di commedie del cinema italiano contemporaneo.
Tratto da movieplayer.it