Linda ha quarantacinque anni, insegna inglese alle superiori e conduce una vita ordinata, condita di abitudini rassicuranti e sentimenti tenuti a debita distanza. La sua tranquilla routine subisce uno scossone improvviso quando un suo ex studente, Jason Sherwood, torna a casa dopo aver tentato senza successo la carriera di drammaturgo a New York. Jason è deciso ad abbandonare tutto e a seguire i voleri del padre, lo scorbutico dottor Sherwood che lo vorrebbe brillante avvocato tra le aule di un tribunale e non sfaccendato scrittore su un improbabile palcoscenico. La sentimentale Linda non può che prendersi a cuore i sogni infranti del povero Jason e decide di mettere in scena il suo testo con gli studenti del liceo di Kingston e la direzione del ridondante Carl Kapinas, teatrante mancato e insegnante di regia della scuola. Col procedere delle prove, però, la situazione si complica, i guai si moltiplicano e Linda si troverà a fronteggiare imprevisti professionali e sentimentali dagli esiti disastrosi. Licenziata dalla scuola, dileggiata dagli studenti, con l’allestimento teatrale, la reputazione e la carriera ormai in rovina, la mite e sempre meno ordinata Linda riuscirà a trovare, in un’improbabile alleanza con se stessa, la giusta conclusione alla sua personale storia.
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riesce a non essere una banale commedia scritta come fosse un odioso compito per casa da svolgere senza fiatare. Solo perché c’è Julianne Moore. Un suo sguardo e pensi che il film possa parlare dei torbidi tradimenti di America oggi di Robert Altman, una mossa e si trasforma in Boogie Nights – L’altra Hollywood di P.T. Anderson, una lacrima di rabbia e diventa l’adultera di Crazy, Stupid, Love fino alla donna attempata che seduce Joseph Gordon-Lewitt in Don Jon.
Tratto da 35mm.it